NUOVO STADIO, VECCHI PROBLEMI – VERONA E SINISTRA IN COMUNE CON UNA MOZIONE PROPONGONO DA SUBITO LA ZTL PER IL QUARTIERE STADIO

Continuiamo l’analisi della documentazione relativa al progetto di nuovo Stadio in vista dell’approdo in consiglio comunale della “dichiarazione di pubblica utilità”  e oggi ci occupiamo del tema della mobilità.

Lo studio del traffico presentato dai proponenti il project per il nuovo stadio è molto leggero e spartano: su 43 pagine, oltre ad 1 pagina con il titolo e 1 pagina con l’indice, ci sono solo 15 pagine di testo e ben 28 pagine di planimetrie e foto (tutte tratte da google). Nel testo non ci sono valutazioni quantitative sulla mobilità (questo termine non viene mai usato), nè sulla composizione modale (a piedi, bici, auto, bus, filovia, treno) degli utenti/spettatori/tifosi nella situazione attuale e nell’ipotesi della Nuova Arena: stadio/parcheggio coperto/spazio commerciale/Hotel/Museo/Teatro/Fan shop/Uffici/Area co-working/Ristorante/Negozi.

L’unico riferimento ad atti del Comune di Verona è molto datato. Viene citato, infatti, il PGTU(1999-2000), per le valutazioni sulla rete stradale esistente.

Nello striminzito piano della viabilità già a pag. 3 si anticipano i risultati dello Studio: “La viabilità esistente e di progetto è in grado di sostenere l’insediamento e di garantirne l’accessibilità sul piano viabilistico”, dimenticando che la Nuova Arena non è solo uno stadio ma un insieme di attrattori di traffico diversificati e funzionante 365 giorni all’anno, con gli ovvi riflessi sulla vivibilità del quartiere già prigioniero settimanalmente della congestione e caos causati dagli eventi sportivi.

L’area di studio del “traffico” è limitata ad un 1 Km di distanza dallo stadio (con il pretesto della Legge Regionale sul Commercio) mentre nel testo (a pag. 36) per la Nuova Arena si parla di una attrattività estesa e “punto di riferimento per la città e l’intera Regione”.

I redattori del testo dimostrano una scarsa conoscenza dell’area interessata dal progetto e del Quartiere Stadio –  a pag. 25 si parla di Stadio Bentegodi ubicato nel popoloso quartiere di “Borgo Nuova” (sic) –  e non conoscono i gravi disagi del quartiere in occasione degli incontri di calcio.

Poi a pag. 28 finalmente si riconosce che “in occasione di competizioni sportive la rete viaria cittadina e la tangenziale T4 sono sottoposte ad un notevole stress da traffico.”

Elenco Parcheggi esistenti e considerazioni – “la situazione della rete stradale e dei parcheggi nell’area dello Stadio, utilizzata fino ad oggi, ha dimostrato la capacità di poter accogliere situazioni di crescita, anche repentina, di traffico e di affluenza concentrata di persone senza ripercussioni rilevanti sulla viabilità locale” (pag. 34).

Realtà ben diversa da quella che vivono quasi settimanalmente gli abitanti del quartiere.

Le nuove attività commerciali, gli uffici, il nuovo albergo e le altre attività previste nella Nuova Arena comporteranno un incremento del traffico e della congestione anche nei giorni “normali” e queste criticità non potranno certamente essere risolte con la realizzazione di 800 posti auto interrati sotto allo stadio. Anzi questi posti auto potranno essere ulteriori attrattori di traffico.

Le CONCLUSIONI hanno dell’incredibile (vedere pag. 43): “la viabilità esistente sarà in grado di sostenere l’insediamento della Nuova Arena e di garantirne l’accessibilità e la sostenibilità sul piano viabilistico senza ulteriori interventi strutturali di potenziamento della viabilità esistente”. Questo sia nello stato attuale , che nello stato temporaneo di cantiere, sia nello stato di progetto, anche grazie alla disponibilità di un idoneo numero di parcheggi, aumentati con l’intervento di progetto e comprendenti lo scambiatore dello Stadio e perfino il parcheggio del Palasport che pure ospita manifestazioni di primo piano come la pallavolo veronese che è in serie A e il basket (serie A2) e che nulla hanno a che invidiare sul piano sportivo ad Hellas e Chievo.

In buona sostanza questo studio conferma la mancanza di serietà dell’amministrazione Sboarina  e dei proponenti che da un lato magnificano le progressive sorti del nuovo stadio, destinato ad essere non solo contenitore sportivo ma anche arena musicale, polo ricettivo e area commerciale funzionante 7 giorni su 7, e dall’altra parte sacrificano a questti scopi tutta la viabilità di quartiere, che già oggi va nel caos ad ogni partita di campionati, e tutti i parcheggi pubblici esistenti.

Questo approccio contravviene tra l’altro i pareri della Provincia che affermava la necessità di “uno studio del traffico approfondito che, a differenza di quello preliminare presentato, consideri e analizzi gli indotti viabilistici legati non solo alle attività sportive ma anche a tutte le differenti attività e funzioni che si concentreranno nella medesima struttura sia in concomitanza degli eventi calcistici e sportivi in genere, sia in maniera autonoma nell’arco dell’anno”.

La proposta di Verona e Sinistra in Comune è di istituire, da subito, nel quartiere Stadio una Ztl aperta ai soli residenti in occasione degli avvenimenti sportivi che così finiranno di essere ostaggio in casa propria e potranno trovare parcheggi e passi carrai liberi anche durante i giorni di grandi manifestazioni. Nè più né meno di quanto già avviene in centro storico e in tutti i paesi civili. Tifosi, fans e clienti delle aree commerciali dovranno raggiungere la “Nuova Arena” con mezzi sostenibili. Ciò implica, tra l’altro, che l’amministrazione dovrà sforzarsi di trovare altri parcheggi esterni aggiuntivi a quelli già individuati dai proponenti (a costo zero) su suolo pubblico di Piazzale Guardini e Porta Palio. 

Sul progetto di “Nuova Area” abbiamo organizzato per mercoledì 27 novembre 2019 alle ore 20,30 in Sala Lucchi Piazzale Olimpia,3 un’assemblea pubblica: “Nuovo Stadio – un progetto di cartapesta” con Michele Bertucco – consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, Marco De Pasquale – consigliere III Circoscrizione Verona in Comune e Giuseppe Campagnari – urbanista.

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