VERONA SUD, RIVOLUZIONE… MANCATA

Dire che l’annunciato sdoppiamento del casello di Verona Sud, i cui cantieri se tutto va bene partiranno soltanto nel 2023, risolva “tutte le attuali criticità viabilistiche di Verona sud” è non solo esagerato ma anche irrispettoso verso i cittadini dei quartieri Sud i cui problemi sono seri e gravi. 

Davvero il Sindaco pensa che dopo la riconfigurazione del casello tutto il traffico se ne andrà sulle tangenziali, tenendo conto di come sono sature le tangenziali al mattino? Oppure che il traffico espressamente diretto in città verrà convogliato sul filobus e al parcheggio scambiatore della Genovesa in assenza di disincentivi severi rispetto all’uso dell’auto privata? E’ evidente che non sarà così, ed è dubbia anche la sbandierata efficienza del filobus: che ne sarà di lui dopo il tanto acclamato chilometro e mezzo su corsia riservata dal deposito della Genovesa fino a Largo Perlar? 

La verità è che è stata una precisa richiesta della Fiera e delle Autostrade che il filobus non passasse da viale del Lavoro e che, proprio a partire da Largo del Perlan, deviasse in direzione del quartiere di Borgo Roma. 

La riconfigurazione del casello snellisce dunque il traffico al casello ma non intacca i nodi sistemici di Verona Sud la cui entità è certificata dallo studio del traffico commissionato dalla Fiera (e mai validato dal Comune) in cui si stima che quando tutti gli insediamenti commerciali progettati negli ultimi 10 anni andranno a regime, si verificheranno nell’area non meno di 176 mila spostamenti giornalieri. Una intera città che si sposta a Verona Sud! 

Anziché affrontare questo nodo, l’amministrazione aggrava ancora di più la situazione prevedendo con la Variante 23 – che avrebbe dovuto diminuire i grandi attrattori di traffico – nuovi insediamenti sia commerciali che alberghieri nelle immediate vicinanze del casello: ad esempio i 3.700 metri quadrati di commerciale più altri 2.700 di terziario in uscita al casello; i 6 mila metri di commerciale al Consorzio Agrario; in viale delle Nazioni è inoltre previsto una lottizzazione comprendente 1.500 metri quadri di commerciale, 7 mila di terziario e altri 7 mila di turistico (ovvero l’ennesimo albergo). 

La rivoluzione vera comincerà il giorno in cui l’amministrazione avrà il coraggio di fare delle scelte, ad esempio favorendo la mobilità sostenibile e penalizzando attivamente l’auto privata, e quando sarà il Pums e non i privati o gli enti terzi, a compiere le scelte strategiche in materia di urbanistica, mobilità e viabilità. 

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