AIM-AGSM: NELLA FARSA DELLA POLITICA SI FA LARGO LA TRAGEDIA DEI CONTI ECONOMICI

Mentre da Vicenza si annuncia l’ennesima svolta sulla fusione tra Agsm e
Aim (“Risposte entro fine mese” proclama l’ad di Aim Vivian sulla stampa
odierna), i problemi delle due multiutility venete, il cui futuro viene
tenuto in bagnomaria da anni a causa delle indecisioni della politica, si
incancreniscono.

Aim deve confrontarsi col problema piuttosto serio della scadenza del
contratto con il Comune di Vicenza, e dovrà scegliere quali rami di
attività riportare eventualmente in house. Simili decisioni attendono anche
Amia, rispetto alla quale voci interne all’azienda darebbero il Sindaco
Sboarina orientato per una gara secca, a “o la va o la spacca” (tanto i
posti di lavoro in gioco non sono i suoi) mentre un orientamento più
accorto e meno ideologico farebbe propendere per il ritorno in house.

Sullo scacchiere veronese Amia è del resto destinata a perdere i servizi
che sta svolgendo più o meno formalmente nel Comune di San Giovanni
Lupatoto. E il non sapere che cosa farà domani la sta letteralmente
uccidendo perché in questa situazione non può fare alcun investimento.
Gravi guai di bilancio anche per Serit, , che grazie ai principeschi progetti del precedente consiglio di amministrazione (l’acquisto dei terreni a Rivoli) ha accumulato un deficit che peserà anche sulla capogruppo.

L’inconcludenza dell’attuale amministrazione ha fatto in modo di bloccare anche il processo di razionalizzazione delle partecipazioni comunali che pure sarebbe un obbligo di legge, pertanto sono da attendersi reazioni e sanzioni ministeriali.

Agsm Albania continua ad operare allegramente non si sa per quale scopo, mentre resta intatto il Parco di Collocamento Politici in Temporanea Disgrazia Elettorale rappresentato dalle 113 partecipazioni del Comune di Verona, sotto questo aspetto unico caso in Italia dopo il bistrattato Comune di Roma che, a confronto, ne conta solo 140…

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