PUA EX CARDI E PUA SAN ROCCHETTO VOGLIONO TORNARE IN GIOCO. E L’AMMINISTRAZIONE LATITA


Immobiliare Berardi, titolare della mega lottizzazione al Chievo dichiarata decaduta a causa della presentazione di una fidejussione falsa, ha presentato ricorso al Tar contro il provvedimento di decadenza. Si tratta chiaramente dell’estremo tentativo di ritornare in gioco e riaprire una trattativa con la sonnolente amministrazione Sboarina, la quale, già in altre occasioni – e con ciò stabilendo un pericoloso precedente – ha dato la possibilità di sanare situazioni simili con la presentazione di una nuova fidejussione valida.
Ribadiamo che a nostro avviso la presentazione di una fidejussione falsa non costituisce un vizio sanabile per via amministrativa, ma un illecito di natura penale che come tale va segnalato alla Procura della Repubblica. L’amministrazione Sboarina lo ha fatto? In caso contrario potrebbe ritrovarsi invischiata in un procedimento con profili di illegittimità assai marcati.

Si riapre anche il fronte del Pua di San Rocchetto, altro intervento edilizio molto invasivo collocato sulle colline di Quinzano. Una pratica gestita malissimo dalla precedente amministrazione Tosi e ancor peggio dall’attuale amministrazione Sboarina. La vittoria al Tar da parte della società Eureka e della solita Legnaghese cantieri del solito Alessandro Leardini, ha costretto gli uffici comunali a riammettere il Piano urbanistico attuativo e a riaprire i termini delle osservazioni dei cittadini.
Anche su questo fronte l’amministrazione Sboarina brilla per immobilità: ad oggi non ha ancora reso noto se intenda presentare contro-ricorso al Consiglio di Stato. D’altra parte, come avevamo segnalato già ad inizio agosto, in Variante 23, attesa in Consiglio comunale a Settembre, è già pronto un emendamento, scritto dagli uffici, diretto a tagliare cubatura e superfici del Pua San Rocchetto. Una mossa che rischia di complicare ulteriormente la vicenda anziché risolverla.

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