CASE POPOLARI: ZAIA SPARA NEL MUCCHIO PER NASCONDERE GLI EFFETTI PERVERSI DELLA LEGGE

Per difendere la legge che sta provocando tanti problemi a decine di migliaia di famiglie veronesi e venete, Zaia ha lanciato una controffensiva contro i furbetti delle case popolari, che ci sono, esistono, ma che potevano essere perseguiti anche prima dell’entrata in vigore della legge a norma di regolamento.

L’uscita del presidente della Regione rappresenta dunque l’ennesimo fumogeno diretto a nascondere gli effetti perversi della norma che sta mettendo in difficoltà i cittadini più poveri per i quali anche un minimo aumento del canone di affitto comporta una destabilizzazione del bilancio famigliare. Ad essi Zaia dice di rivolgersi ai gruppi di lavoro costituiti presso ogni Ater del Veneto. Tutto il contrario di quanto dovrebbe accadere in uno stato di diritto, nel quale diritti e doveri dei cittadini non dovrebbero dipendere dalla disponibilità della giunta o della commissione di turno.

Nel frattempo i furbetti, di cui questa legge non si occupa, ringraziano, e rimangono dentro le case pubbliche.

Questo passaggio conferma l’irriformabilità di una legge pensata per fare cassa sulla pelle delle famiglie più povere. E’ questo il modello sociale che la Lega vuole imporre al Veneto. Ed è per questo che, come coalizione di Verona e Sinistra in Comune, sosteniamo la necessitò di ritirare la legge in questione e di mandare a casa questa giunta di incapaci.

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