LA IV TORRICELLA MASSIMILIANA E IL CAMPO DI PRIGIONIA DI MONTORIO (LA COLOMBARA) TORNINO ALLA CITTA’ – BERTUCCO: “CON UNA MOZIONE CHIEDO L’IMPEGNO DEL SINDACO E DELLA GIUNTA COMUNALE”

Con una mozione depositata il 30 luglio scorso chiedevo al Sindaco e alla Giunta di:

–       “mettere in atto tutti gli atti con l’Agenzia del Demanio perché la IV Torricella Massimiliana rimanga nella disponibilità del Comune di Verona a titolo gratuito;

–       acquisire a titolo gratuito al patrimonio comunale la IV Torricella Massimiliana;

–       a far valere il diritto di prelazione sui beni demaniali in caso non sia possibile acquisire la IV Torricella Massimiliana a titolo gratuito al patrimonio comunale”.

Ora scrive – Michele Bertucco – visto che l’Agenzia del Demanio, Direzione Regionale del Veneto, ha ritirato dalla vendita, almeno in questa asta, la IV Torre Massimiliana, sulle Torricelle e l’ex palazzina militare DAT (Difesa area territoriale) “La Colombara” ora meglio conosciuta come “campo di concentramento di Montorio è urgente e opportuno che il Consiglio Comunale di Verona voti al più presto la mozione “Il Comune di Verona acquisisca la IV Torricella Massimiliana”.

E’ un passaggio fondamentale per completare il Parco delle Mura e dei Forti che da più di dieci anni attende l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del Piano Ambientale e di Gestione.

Le Torri Massimiliane, anche note come torricelle, sono quattro torri austriache costruite nel 1837 a Verona sul crinale di Santa Giuliana. Furono volute dal feldmaresciallo Radetzky e progettate dal maggiore generale Franz von Scholl, le quattro torri, di identica forma cilindrica nel loro insieme formavano l’estrema estensione a nord del campo trincerato collinare, sono architetture di assoluta perfezione formale e costruttiva. La loro purezza geometrica istituiva un legame suggestivo con il paesaggio naturale. Appartengono al tipo fortificatorio della torre casamattara per torri costruite a Linz dall’arciduca Massimiliano, e dalle torri costiere di Trieste e di Pola.

Nella toponomastica ufficiale del Regio Esercito Italiano della fine ‘800 le torri sono indicate col nome di Torre San Giuliano n.1/4.

Le torri sono quasi integralmente conservate:

–        la Torricella n. 1 è abbandonata da alcuni anni, ed è in condizioni di degrado;

–        la Torricella n. 2 è in pessime condizioni, ricoperta da numerose antenne, tralicci e altri impianti abusivamente installati che vanno rimossi dalla torre per la conservazione e il rispetto di un’opera soggetta a vincolo di tutela ambientale e monumentale;

–       la Torricella n. 3 con evidenti alterazioni è stata trasformata in serbatoio dell’acquedotto comunale, e nella stessa torre, apparentemente abbandonata, si mostrano evidenti segni di degrado;

–       la Torricella n. 4 si trova invece in discrete condizioni.

In tutti i casi la vegetazione ha invaso lo spazio prossimo alle torri, e si sta progressivamente diffondendo sulle opere stesse.

Negli stessi giorni è stata presentata anche dal consigliere comunale Stefano Vallani una mozione perché “La Colombara resti alla città”.

Ora si tratta di mettere all’ordine del giorno del Consiglio Comunale le due mozioni – conclude Bertucco – e restituire finalmente a Verona una parte importante della sua storia.

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