AUMENTO AFFITTI CASE POPOLARI: ASSORDANTE IL SILENZIO DI AGEC E DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

La manifestazione di oggi organizzata dagli inquilini delle case popolari Ater e Agec di Borgo Roma e dallo sportello sociale di Rifondazione Comunista ha posto chiaramente la necessità di ritirare la Legge Regionale 39 del 2017 perché irriformabile. Con il pretesto di colpire i “furbetti” questa legge ne crea di nuovi e finisce con il trasformare enti come Agec ed Ater, che prima gestivano un servizio sociale, in aziende in cui vale di più la sostenibilità economica che la funzione sociale svolta in favore dei ceti popolari in difficoltà. 
E’ bene ricordare che il patrimonio edilizio gestito da questi enti è frutto di attente politiche degli anni passati ed in gran parte sono appartamenti pagati con i soldi dei lavoratori e delle lavoratrici in risposta all’emergenza abitativa mai superata nel nostro Paese. Sono quindi patrimonio pubblico e devono continuare a svolgere il ruolo per cui sono stati costruiti. 
Assordante pertanto è il silenzio di Agec che a Verona gestisce la gran parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Così come quella dell’amministrazione comunale che, come al solito, preferisce nascondersi anziché affrontare i problemi. 

Condividi