CASA DI GIULIETTA, IL PASTICCIO È SERVITO

Il Tar ha respinto la richiesta sospensiva avanzata dai ricorrenti della Juliet’s Farm, la cordata anti Mox capitanata dall’ex Direttore generale Agsm Gianpietro Cigolini, tuttavia la matassa del project financing della casa di Giulietta è ben lungi dal districarsi. Anzi. In primo luogo è pressoché certo che Juliet’s Farm farà contro-ricorso al Consiglio di Stato. In secondo luogo è ormai chiaro che il presunto equilibrio raggiunto con la proposta di Mox è già andato a farsi friggere. Il Teatro Nuovo fa parte di entrambe le cordate, ed è evidente che ora appoggia la seconda perché scontento della prima proposta. Terzo, la proposta di Mox è vincolante soltanto fino al 30 giugno, data entro la quale l’amministrazione dovrebbe portare il project in consiglio. Ma anche qui è evidente che i tempi sono troppo stretti. Si aggiungano le gravi perplessità che sono sorte in seno alla maggioranza. Come abbiamo già più volte rilevato, si tratta di una guerra intestina che si giocherà a suon di ricorsi e contro ricorsi con l’effetto di rendere impraticabile qualsiasi soluzione per la casa di Giulietta a breve termine. Un esito prevedibile per una proposta di cui, a parte gli avvocati dell’una e dell’altra parte, nessuno ha mai potuto prendere visione, men che meno i consiglieri comunali. Sottolineo che la questione non è mai (mai!) stata portata in commissione consiliare. 

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