TUTTI CONTRO TUTTI NELLA MAGGIORANZA, E SI AVVICINA L’INGORGO ISTITUZIONALE

Due assessori, Briani e Neri, di fatto sfiduciati; una circoscrizione in bilico; il gruppo di Verona Domani che dall’alto dei suoi ormai due seggi, accampa pretese sul cosiddetto rimpasto; Michele Croce che medita vendetta; tutta la Lega delusa per la mancanza di risultati della giunta sulle aggregazioni e fortemente perplessa sull’opera bandiera del Sindaco del nuovo stadio; diversità di visioni su Amia che metà della maggioranza vorrebbe in house come le opposizioni; rallentamento della variante 23 che avrebbe dovuto arrivare in consiglio questa settimana; popolazione inviperita per la goffa partenza dei cantieri del filobus ormai figlio di nessuno. Altro che rimpasto, ci sono argomenti sufficienti per un approfondito esame di coscienza al fine di riconsiderare priorità personali e politiche. Dove pensano di andare in queste condizioni? 

Nel frattempo si avvicina un ingorgo istituzionale che renderà rovente al di là del clima il prossimo mese di luglio: in consiglio comunale si attende infatti la variante 23 rimodulata, frenata da perplessità all’interno della maggioranza; la variante generale del filobus già in ritardo di tre mesi rispetto al cronoprogramma concordato con il Ministero; la dichiarazione di interesse pubblico per il nuovo stadio che la giunta, se davvero interessata, deve far approvare entro l’8 agosto; il progetto di fusione Agsm-Aim che sarebbe semplicemente ridicolo far slittare ancora; nuove variazioni di bilancio. 

Impensabile liberarsi di questo ingorgo in appena 4-5 sedute, ci saranno da fare le corse, ma in queste condizioni di tutti contro tutti la maggioranza potrà tenere? 

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