BACCIGA COLPISCE ANCORA, E IL SINDACO RESTA SPETTATORE

Il fatto che un consigliere comunale della lista civica del Sindaco promuova una petizione online per chiedere di cambiare sede alla presentazione di un libro scritto da un giornalista a lui sgradito dimostra che, a distanza di decenni, una parte della destra veronese non ha ancora assimilato i meccanismi basilari della democrazia. 

Primo, perché è quanto meno inopportuno che il potere politico, soprattutto quando ha responsabilità di governo, cerchi di influenzare l’informazione. 

Secondo perché a Nazitaly, il libro inchiesta sull’estrema destra italiana scritto dal giornalista del gruppo Espresso-Repubblica Paolo Berizzi, non vengono imputate falsità o errori. No, nella ricostruzione allucinata del consigliere Bacciga il solo fatto di tenere la presentazione in Sala Lucchi vicino allo Stadio Bentegodi costituirebbe un chiaro intento “provocatorio contro i tifosi gialloblu”. 

Terzo perché Bacciga continua a confondere i tifosi e i cittadini veronesi con la gentaglia che organizza cori nazisti, fa propaganda d’odio contro le minoranze e che per questi motivi è tutta passibile di processo penale, come del resto sta capitando allo stesso Bacciga accusato di aver fatto il saluto romano in Consiglio comunale, 

La cosa più incredibile è il silenzio del Sindaco che non ha speso una parola di solidarietà al giornalista Berizzi colpito dalle minacce dei neofascisti veronesi e che continua a fare il pesce in barile. Quale sarà la prossima iniziativa della maggioranza veronese? Posti separati sui bus e nei luoghi pubblici? 

Per approfondire la conoscenza del neonazismo e del neofascismo e delle protezioni che gode a livello istituzionale è importante partecipare alla presentazione del libro Nazitaly che si terrà Mercoledì 26 Giugno in Sala Lucchi. 

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