NUOVO STADIO: AVANTI TUTTA, MA ALLA CIECA

La prossima tappa per il project financing del nuovo stadio è fissata per l’8 agosto, entro quella data infatti l’amministrazione è tenuta ad ottenere la dichiarazione di pubblica utilità dal consiglio comunale. Peccato che, come confermano i verbali della seconda conferenza dei servizi interna ed esterna appena resi consultabili, nessuno dei tanti nodi di carattere urbanistico, economico o strategico, emersi durante la prima conferenza dei servizi, sia stato definito né tanto meno risolto. 

Secondo i responsabili amministrativi delle finanze comunali “l’analisi dei costi e dei ricavi è ancora carente e non sufficientemente dettagliata. In particolare ci sembrano ancora molto alti i ricavi e anche il debito risulta alto”. 

Si stanno già facendo i conti con il possibile, anzi probabile rifiuto del Chievo, che ancora non ha fatto sapere se sarà della partita: “Senza l’adesione del Chievo il progetto può restare in piedi?”. La risposta dei promotori è che “potremmo sopperire la carenza del Chievo cercando di creare una stagione concertistica”. Che tuttavia entrerebbe in competizione con l’extralirica in periodo estivo. 

E poi: l’Hellas Verona, da solo, privato della vendita dei biglietti che verrebbe centralizzata in mano all’americana Legends, riuscirebbe a far fronte ad un esborso annuale di 2 milioni di euro, visto e considerato che attualmente fatica a pagare al Comune il canone di 500 mila euro annui? Anche qui nebbia fitta. 

Da par suo, la Provincia ha già stabilito che per insediare il centro commerciale da 2.500 metri quadri circa occorrerà una variante al Piano di assetto del territorio comunale con valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategico che tenga conto anche delle ripercussioni sul Piano territoriale di coordinamento provinciale. 

Non da ultimo: chi sosterrà le spese per il previsto spostamento della comunità sinta? I proponenti non ne hanno alcuna intenzione ma il Comune non può buttare al vento i soldi degli interventi di sistemazione del campo appena effettuati. 

La verità è che in questa fase i proponenti possono raccontarci quello che vogliono in quanto, purtroppo, la legge sugli Stadi non prevede l’obbligo di presentare un Pef asseverato dalle banche. La musica però è destinata a cambiare con la presentazione del progetto definitivo quando saranno tenuti a dimostrare costi, ricavi e soluzioni progettuali. 

Condividi