CASA DI GIULIETTA: IL COMUNE PUÒ TRARRE PIÙ UTILI

La nuova proposta per la gestione della Casa di Giulietta a cura della società Juliet’s Farm dimostra due cose: la prima, che avevo ragione quando sostenevo che il Comune poteva trarre maggiore utilità dalla concessione: mentre Mox si impegna a corrispondere un canone minimo di 1,2 milioni l’anno, più una percentuale sui ricavi, Jiliet’s Farm offre significativamente di più: 1,5 milioni più una percentuale più alta sui ricavi oltre una certa soglia. 
La seconda cosa è che la giunta Sboarina sembra incapace di indovinarne una: la nuova proposta avrà infatti l’effetto di rimettere tutto in discussione, portando un ulteriore allungamento dei tempi. Non solo: molto probabilmente assisteremo a strascichi legali dato che i nuovi arrivati lamentano di non aver avuto tempo sufficiente a mettere a punto la loro controproposta e minacciano di invalidare tutto il procedimento in quanto ritenuto “illegittimo”. 
Non da ultimo, sarà il caso che Jiliet’s Farm presenti alla città il proprio progetto: conosciamo l’amministratore unico, Gianpietro Cigolini, ex direttore generale di Agsm. Conosciamo anche il socio al 50% della società, Guido Cuzzolin, già presidente di Acque Veronesi in quota Forza Italia. La società è stata iscritta alla camera di commercio il 31 maggio 2019, quindi pochi giorni fa, ed ha un capitale sociale di 10 mila euro di cui solo 4 mila euro versati. Sappiamo da dove arrivano ma non è ben chiaro dove vogliono andare. 

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