I CONTROLLI SULLE FIDEJUSSIONI? NON LI FA NESSUNO…

E’ imbarazzante e sorprendente apprendere dalla direzione Contratti Anticorruzione- Controllo Affidamenti e Trasparenza del Comune di Verona che i controlli sulle fidejussioni depositate dalle ditte che partecipano al Piano degli Interventi a garanzia degli obblighi assunti nei confronti del Comune non vanno al di là di un rapidissimo controllo formale, peraltro accessibile a chiunque. 

Dopo l’emersione di due fidejussioni contraffatte (Pua San Rocchetto e Pua ex Cardi) avevo infatti chiesto agli uffici di precisare quali controlli fossero stati effettuati su tali pratiche. Mi è stato risposto che “la Direzione scrivente verifica solo se le compagnie assicurative scelte dai soggetti privati attuatori rientrino tra quelle autorizzate dal Codice degli Appalti Pubblici e cioè tra quelle regolarmente iscritte all’Albo delle Imprese di assicurazioni nel ramo cauzioni tenuto dall’IVASS”, Basta quindi consultare il sito dell’Ivass. 

Continua la nota degli uffici: “Nessun controllo in merito all’autenticità è demandato alla Direzione scrivente a cui peraltro, non sono mai stati trasmessi né lo devono gli originali dei documenti di garanzia”. 

C’è qualcun altro che dovrebbe controllare? E’ lecito dubitarne. Se è vero che al momento del deposito (ottobre 2016) la Colonnade Insurance – a cui fanno capo entrambe le polizze in questione – era ancora abilitata a prestare in Italia garanzie nel ramo cauzioni, è anche vero che appena un mese dopo, nel novembre 2016, Colonnade aveva denunciato attraverso i canali ufficiali dell’Ivass alcune polizze contraffatte e aveva precisato di non aver mai emesso garanzie nel ramo cauzioni in Italia. Per non dare adito a dubbi, aveva contestualmente ritirato la licenza ad operare in Italia in tale ramo. Questa è la chiara prova, seppur indiretta, che in Comune non c’è nessuno deputato a prendere visione dei comunicati ufficiali dell’Ivass, altrimenti avrebbe visto quello di Novembre. 

Ricordo che con il Piano degli Interventi ci sono centinaia di schede norma in ballo con altrettante fidejussioni, e tante più ce ne saranno con le prossime varianti. Quante altre fidejussioni fasulle si possono nascondere in questo mare di pratiche? 

Ricordo inoltre che fin da novembre 2017 Banca d’Italia e la stessa Guardia di finanza mettono in guardia in merito alla circolazione di polizze di garanzia fasulle. Che cosa aspetta il Comune ad attrezzarsi per ripararsi dal rischio di farsi truffare i soldi dei cittadini? 

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