EX MANIFATTURA TABACCHI: SEMPRE PIU’ CEMENTO (E VERDE PENSILE)

Anche la proposta di approvazione della Variante 23 “aggiornata” dal duo Sboarina – Segala conferma i  30 mila metri quadri di nuovo commerciale tra Golosine e Borgo Roma, nonostante le ripetute promesse e gli incontri con cittadini e comitati.

Continua l’assalto del cemento a Verona sud con quattro mega-progetti super impattanti, in quartieri già penalizzati dalle scelte della coppia Tosi-Giacino. 

Nell’ultima versione della Variante 23 al Piano degli Interventi ci sono 65 mila metri di cemento all’ex Autogerma; altri 34 mila (+ 5.000) metri quadrati all’ex Manifattura Tabacchi e due grattacieli nei pressi di Viale delle Nazioni che arrivano a 65 metri di altezza, su aree attualmente inedificate e quindi preziosissime per garantire un minimo di verde.

In particolare all’ex Manifattura Tabacchi, dove la proprietà (in accordo con la Fiera) ha chiesto di inserire ulteriori superfici direzionali (da 5.000 mq. a 10.000 mq.) che si aggiungono alle destinazioni ricettivo – alberghiere (17.000 mq.) e commerciali (7.000 m.): siamo tra la Fiera, Esselunga, Eva Frigoriferi e le ex Cartiere, poco distanti da Adigeo e da Bricoman e  con alle spalle gli ex Magazzini Generali (con la futura Area  Commerciale Eataly, di circa 8.000 mq, al posto del promesso Polo Culturale).

Inoltre per aggirare la normativa del Piano degli Interventi (ed impedire di fatto la partecipazione popolare) la proprietà (VR.RE S.r.l.) suggerisce all’amministrazione comunale di utilizzare ”l’istanza per il riconoscimento di valenza strategica turistica di interesse regionale”, una previsione della legge regionale sul turismo.

Per il verde pubblico, invece di aree inedificate con alberi  si propone il “verde pensile”, ultima trovata per abbellire il progetto, mentre la cementificazione continua.

Negli accordi tra l’amministrazione, la proprietà e la Fiera è prevista la costruzione oltre ai parcheggi già previsti (27.950 mq.) di un parcheggio sotterraneo da 500 posti (22.500 mq), che porterà quasi fino in centro le auto che arrivano a Verona sud. Ma siamo a poche centinaia di metri dalla stazione di Porta Nuova, perché non si pensa di incentivare finalmente chi usa il treno?

Infine, l’amministrazione (e la Fiera) sono in grado di fare qualcosa di positivo anche in favore del quartiere e di Verona sud, oltre che continuare ad avvelenare le persone?

Per sfregio alla storia e alla cultura veronese, la nuova proprietà dell’ex Manifattura Tabacchi ha pure chiesto di abbattere gli esistenti edifici di archeologia industriale ritenuti (a loro parere) di scarso valore architettonico.

Come si può pensare di continuare con la cementificazione e con nuovi Centri Commerciali senza valutarne il fabbisogno reale e prima di approvare il PUMS (piano della mobilità) che consideri l’effetto cumulativo di tutte queste nuove costruzioni e l’attuale insostenibile situazione di inquinamento acustico, atmosferico e di congestione di Verona sud? 

E’ necessario che tutti questi interventi vengano affrontati congiuntamente con uno studio complessivo della mobilità che tenga conto di quanto già c’è (Bricoman, Adigeo, Esselunga, Fiera) e di quanto ci sarà in futuro (esempio ex Cartiere, Magazzini Generali) e che l’amministrazione si impegni assolutamente a non accettare la monetizzazione degli standard urbanistici.

Verona Sud ha necessità di recuperare una storica (fin dalla Variante al PRG del 1975) carenza nella realizzazione di parchi e giardini pubblici (che non possono essere “pensili”).

Non è accettabile che si intervenga solo per peggiorare ulteriormente la situazione!

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