POLEMICHE FAMIGLIA: SBOARINA, SINDACO SEMPRE PIÙ INADEGUATO

Dal feto di gomma agli attacchi all’autodeterminazione delle donne, il sedicente congresso mondiale delle famiglie si è confermato per quello che si era annunciato alla vigilia: un palcoscenico internazionale per integralisti religiosi ed estremisti di destra, come dimostra anche il tentativo di Forza Nuova di rilanciare il referendum contro la Legge 194. L’unico a non volerlo vedere è il Sindaco che continua a parlare di un modello idilliaco di famiglia che ai relatori della gran Guardia era sconosciuto. Sboarina assomiglia a quel tizio delle storielle che imbocca l’autostrada in senso contrario e si chiede come mai tutti viaggino in contromano. 
Per fortuna la grande mobilitazione popolare di sabato ha saputo riscattare la città dalla cecità di questa amministrazione ostaggio di integralisti ed estremisti che continua a mettere Verona alla berlina con iniziativa insostenibili. Perfino Zaia e Salvini hanno dovuto dire che la 194 non si tocca lasciando con il cerino in mano il padrone di casa, Sboarina, solo a difendere l’indifendibile. Nel 2019 le famiglie sono tante non c’è un modello da privilegiare, perché prima delle ideologie vengono le persone con i loro bisogni. 
Aggiungendo danno al danno, ora Sboarina cerca di sviare l’attenzione scagliandosi contro Di Maio che viene bollato come indesiderato in vista del Vinitaly. Per quanto inadeguato come vicepremier (al pari di Salvini) il veto di Sboarina non raddrizza un torto ma crea un ulteriore danno a Verona politicizzando anche la più grande manifestazione economica cittadina. 

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