PORTICO E CANTINA DI VIA SAN PAOLO SONO DI INTERESSE STORICO CHE FINE FARÀ LA TANTO ANNUNCIATA GALLERIA PEDONALE?

Da bravi dilettanti allo sbaraglio, gli uomini e le donne dell’amministrazione Sboarina hanno annunciato un’opera che si sapeva assai complessa come la galleria pedonale a San Paolo senza prima approfondirne bene la fattibilità e comunicarne bene i contenuti. Così i residenti, messi in allarme, si sono rivolti alla Sovrintendenza la quale ha avviato il procedimento per apporre il vincolo su un magazzino ed una cantina del civico 6 di via San Paolo. 

“La conformazione del piano terra dell’edificio in questione, attualmente adibito a magazzino – si legge nella motivazione – si configura come un portico aperto impostato su tozze colonne con capitelli dalla decorazione a foglie, databili al XV secolo, che permette di supporre che questo prospettasse verosimilmente su una strada […] Al periodo successivo alla chiusura di questo ramo viario, presumibilmente verso la fine del XVI inizio del XVII secolo si può invece collocare l’altra interessante struttura presente al di sotto del piano stradale, apparentemente una cantina monumentalizzata dall’impiego di colonnette […] Nonostante allo stato attuale delle ricerche non sia ancora possibile ricostruire le vicende edili di queste strutture, sia il magazzino porticato sia la cantina colonnata si configurano come importanti testimonianze architettoniche di XV e XVII secolo”. 

Appare evidente che tale svolta può influire pesantemente sul progetto della galleria pedonale. Che cosa ne pensano Sboarina, Barini e Zanotto? E’ forse questo procedimento il motivo di tutto il mistero che da mesi avvolge l’opera? 

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