CAMERA A GAS A VERONA SUD

Non contenti di aver già previsto 30 mila metri quadri di nuovo commerciale tra Golosine e Borgo Roma, l’amministrazione Sboarina torna alla carica dei quartieri più martoriati della città con quattro mega-progetti super impattanti contenuti nella Variante 23 al Piano degli Interventi. Ci sono 65 mila metri di cemento all’ex Autogerma; altri 32 mila metri quadrati all’ex Manifattura Tabacchi e due grandi missili (grattacieli) nei pressi di Viale delle Nazioni dell’altezza rispettivamente di 120 metri e 65 metri.
Come Verona e Sinistra in Comune abbiamo già depositato agli uffici comunali, dopo gli emendamenti del consigliere comunale Bertucco, le nostre osservazioni alla Variante 23 per la riduzione del danno, e Martedì 13 novembre 2018 alle ore 20.45 presso la Sala Consiliare della IV Circoscrizioni le illustreremo alla popolazione dei quartieri interessanti.

Al Cattolica Center (ex Autogerma) chiediamo di salvaguardare l’area verde ai margini del quartiere delle Golosine, adiacente alla pista ciclabile lungo l’ex ferrovia, in quanto si tratta di una delle ultime aree non edificate nel quartiere. La lottizzazione dell’ex Autogerma si estende su una superficie grandissima, quasi 10 ettari, in parte già edificati e in parte ancora liberi. Questi spazi liberi sono già usati dalla Fiera come parcheggio (anche questo irregolare) durante le manifestazioni. La scheda norma prevede indici di edificazione già altissimi con 62.500 metri quadri di Sul e altezze massime di 11 piani.
Una riduzione delle volumetrie consentirebbe di realizzare un’area verde per il quartiere delle Golosine (e di Santa Lucia) salvando dalla cementificazione l’ultima area rimasta libera nel quartiere.

Secondo punto: l’ex Manifattura Tabacchi, dove la proprietà ha chiesto di inserire ulteriori superfici direzionali che si aggiungono alle destinazioni turistico-ricettive e commerciali: siamo tra Esselunga, Eva Frigoriferi e le ex Cartiere, con alle spalle gli ex Magazzini Generali (con il futuro Centro Commerciale Eataly al posto del promesso Polo Culturale). Come si può pensare di stipare i quartieri con Centri Comerciali in questa maniera senza valutare il fabbisogno reale e senza un piano della mobilità che consideri l’effetto cumulativo di tutte queste nuove costruzioni? Siamo alla follia pura, la continuazione della scriteriata politica urbanistica della ex amministrazione Tosi.
Nei patti tra l’amministrazione e la proprietà è previsto un progetto per la costruzione di un parcheggio sotterraneo da 500 posti, di cui di fatto usufruirà la Fiera. L’amministrazione è in grado di fare qualcosa anche in favore del quartiere e di Verona sud?
Per sfregio alla storia e alla cultura veronese, la nuova proprietà dell’ex Manifattura Tabacchi ha pure chiesto di abbattere gli esistenti edifici di archeologia industriale ritenuti (a loro parere) di scarso valore architettonico. E questo soltanto per guadagnare ulteriori volumi edilizi. L’amministrazione Sboarina, che si erge a paladina della tradizione veronese, saprà difendere la storia e la cultura della città all’ex Manifattura Tabacchi o calerà le braghe di fronte al dio denaro?

Terzo punto: nei pressi di viale delle Nazioni rispuntano progetti di due “missili”, torri alte fino a 65 e 120 metri, da sempre monumenti all’inutilità e allo spreco di risorse. Non a caso manufatti simili sono stati cancellati anche dai progetti delle ex Cartiere e da Adigeo.

Chiediamo che tutti questi interventi vengano affrontati congiuntamente con uno studio complessivo della mobilità nella zona che tenga conto di quando già c’è (Bricoman, Adigeo, Esselunga) e di quanto ci sarà in futuro (esempio ex Cartiere) e che l’amministrazione si impegni assolutamente a non accettare monetizzazione degli standard urbanistici. Verona Sud ha necessità di recuperare una storica (fin dalla Variante al PRG del 1975) carenza nella realizzazione di parchi e giardini pubblici.
Non è accettabile che si intervenga per peggiorare ulteriormente la situazione.

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