PUNIRE CHI SPORCA, NON CHI PULISCE LA CITTA’

Mercoledì 17 ottobre 2018 il Presidente della Repubblica ha accolto in via definitiva le motivazioni dei ricorrenti (Associazione Avvocati di Strada e Karmadonne) contro l’ordinanza del sindaco del Comune di Carmagnola con la quale si vietava e puniva l’accattonaggio nel territorio comunale e, su parere conforme emesso nel maggio di quest’anno dal Consiglio di Stato, ha annullato l’ordinanza .
L’annullamento fa riferimento sia alla forma (non si può intervenire su questa materia, con sanzioni, mediante ordinanze), sia nel merito, ovvero non si può punire l’accattonaggio “normale” dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 1995 e la successiva legislazione del 1999 (entrambe citate nella mozione depositata nei giorni scorsi dal consigliere comunale Michele Bertucco) che abroga definitivamente per incostituzionalità l’art. 670 del codice penale e lascia agli Enti Locali la facoltà di regolamentare e sanzionare esclusivamente l’accattonaggio molesto, quello che mette in pericolo l’ordine pubblico e la sicurezza.
Ciò malgrado, disinformati agenti della Polizia Municipale di Verona continuano a multare chi pulisce la città volontariamente, confondendo un servizio reso gratuitamente alla collettività con l’accattonaggio che comunque non può essere sanzionato. Lunedì scorso (il 22 ottobre 2018), infatti, un agente della Polizia Municipale ha multato un giovane pulitore in via Nino Bixio, pur invitato, l’agente, da passanti a non compiere azioni illegittime come quella che ostinatamente stava compiendo con la multa. Probabilmente l’agente non è stato ancora informato dai suoi superiori ed in particolare dalla Amministrazione Comunale sulla illegittimità delle multe comminate in contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale, la normativa nazionale, il parere del Consiglio di Stato ed infine il recente annullamento della ordinanza del sindaco del Comune di Carmagnola, da parte del Presidente della Repubblica.
Occorre dunque che immediatamente sia informata e aggiornata la Polizia Municipale di Verona, che cessino le multe contro i pulitori volontari che si stanno organizzando con una associazione ambientalista per meglio svolgere il loro lavoro di pulizia volontaria della città e sia modificato profondamente l’art. 28 bis del regolamento di Polizia Urbana e di Decoro Urbano, va reso legittimo ed in armonia con i dettati costituzionali. Va evitato che il Comune debba pagare (spese processuali, ecc.) per multe date illegittimamente. I soldi dei contribuenti vanno spesi con maggiore oculatezza.
E va ribadito che è meglio multare chi sporca e non chi pulisce la città e che è meglio avere una città pulita e sicura per i passanti che sporca e sdrucciolevole.

Condividi