CENSURATO L’ORDINE DEL GIORNO DI CENSURA: ECCO PERCHÉ NON L’HO VOTATO

Le presunte scuse di Zelger, che in puro stile berlusconiano ha incolpato i giornalisti delle sue inaccettabili uscite su omosessuali e aborto, non hanno alleggerito di un grammo la gravità delle sue affermazioni, per il semplice motivo che Zelger non ha ritratto nulla, si è solo limitato a giustificarsi raccontandoci che tali affermazioni gli sarebbero state estorte da chissà quale trappolone giornalistico.

Pertanto non vedevo e continuo a non vedere alcun motivo per annacquare l’ordine del giorno di censura nei confronti del consigliere Zelger cancellando (censurando, appunto) tutta la premessa dove venivano riportate testualmente le sue affermazioni relativamente ad esempio all’aborto considerato un “abominio” e agli omosessuali definiti una “sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie”. Allo stesso modo non vedevo e non vedo motivo per cui la “ferma condanna” del Consiglio comunale debba trasformarsi in un buffetto sulla guancia di una semplice “presa di distanza”.

Per questi motivi non ho votato contro l’ordine del giorno di censura “alleggerito”. Non sono questioni di lana caprina e mi spiace che le altre minoranze abbiano votato favorevolmente a questo testo censurato. Anche perché da qui è passata l’affermazione per cui Verona è in assoluto città tollerante, accogliente, che non discrimina e a favore della vita. Dopo quanto accaduto non solo negli ultimi giorni, questo suona come una beffa. Verona è anche e soprattutto questo, grazie al vasto tessuto associativo e di volontariato, ma non è solo tolleranza e accoglienza. Soprattutto certa politica coltiva scientemente il virus dell’oscurantismo e dell’intolleranza assoluta, ed a mio parere è un errore fingere di non vederlo pensando di poter spazzare la polvere sotto al tappeto.

Condividi