TRAFFICO ZTL E QUARTIERI: QUANDO PASSERANNO DAI BUONI PROPOSITI AI FATTI?

Dopo la questione della riscossione dei tributi e quella della gestione dei rifiuti l’amministrazione apre un nuovo fronte di “tentennamento” questa volta sulla Ztl: apprendiamo che all’assessore all’Urbanistica “piacerebbe” un centro più impermeabile alle auto, mentre al suoi collega alla Mobilità piace l’idea degli hub per lo smistamento delle merci di corsiana memoria. Non credo tuttavia che i cittadini li abbiano votati per conoscere i loro desiderata ma per formulare proposte concrete per il miglioramento della vivibilità della città e del centro storico che con 60 mila permessi di accesso alla Ztl su una popolazione di 8.600 residenti è chiaro che non può continuare a vivere in queste condizioni.
Serve il Piano del traffico il cui procedimento amministrativo però avanza con una lentezza esasperante. Nel frattempo occorrono misure “tampone” che pur nella loro parzialità e insufficienza mostrino chiaramente ai cittadini la direzione che intende imboccare l’amministrazione.
Il vero problema è che sull’allargamento della Ztl così come sulle pedonalizzazioni all’interno della maggioranza si coltivano idee divergenti quanto non diametralmente opposte.
Lo stesso discorso vale per i quartieri dove, come a Verona Sud, si continua a sopportare le conseguenze anche fisiche di un traffico esasperante. Pure in tema di sviluppo della mobilità ciclistica e sull’aumento del verde urbano fruibile, da oltre un anno gli assessori continuano a raccontarci cosa a loro piacerebbe fare, ma quando passeranno dai propositi ai fatti?

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