PROJECT AMIA, DOPO OTTO MESI LE ALTERNATIVE SONO ANCORA IN ALTO MARE

A otto mesi dall’approvazione all’unanimità della mozione numero 168 del febbraio 2018 che impegnava la giunta a sospendere il project financing Amia sui rifiuti per valutare le altre opzioni di gestione del ciclo dei rifiuti consentite dalla legge, l’amministrazione non sa ancora dire come procederà.
L’ultimo atto amministrativo, datato 3 ottobre, riguarda infatti la nomina del Rup (responsabile unico del procedimento) che a sua volta istruirà la pratica che tornerà all’attenzione di giunta e consiglio non si sa bene quando.
Si tratta di un ritardo gravissimo destinato a lasciare Amia a bagnomaria per molto tempo ancora. Per mesi l’amministrazione aveva giurato di avere chiare le idee sull’alternativa al project (la famigerata gara a doppio oggetto) invece giunti ormai quasi a fine dell’anno scopriamo che non c’è ancora nulla di pronto.
Se il project è un pericolo per Amia, le indecisioni dell’amministrazione Sboarina sono una minaccia mortale perché rischiano di prendere per inedia un’azienda che già funziona male, basti vedere l’ultimo buco di bilancio mentre i dirigenti continuano a spartirsi stipendi faraonici e benefit da sogno.
Purtroppo i rifiuti non sono il solo settore in cui l’amministrazione ha le idee confuse. Speculare è la situazione in Solori dove l’amministrazione sta mettendo a rischio gli incassi delle riscossioni degli ultimi anni pur di mandare a casa il direttore, ma allo stesso tempo coltiva il project financing che ha ricevuto in eredità dalla passata amministrazione. E’ ora che Sindaco e assessore alle Partecipate vengano a chiarire come intendono procedere sui rifiuti e sulla riscossione dei tributi.

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