TIBERGHIEN, DARE UN’ALTRA POSSIBILITÀ AI CITTADINI

Sul Tiberghien l’amministrazione deve dare ai cittadini e allo stesso consiglio comunale la possibilità di incidere sulle scelte. Il già annunciato accoglimento del nuovo progetto di riqualificazione a base alberghiera rende infatti le osservazioni alla Variante 23 un’arma spuntata. La nuova proposta, introdotta proprio attraverso una osservazione, scompagina tutta la programmazione approvata in Consiglio comunale, pertanto una riflessione, al di là della variante urbanistica che si renderà necessaria, è dovuta anche da un punto di vista politico.

L’illusione di rendere più sostenibile l’intervento sostituendo il ricettivo al commerciale è destinata a infrangersi sui problemi di viabilità di cui l’area soffre in modo cronico e sui livelli di inquinamento. Come è stato dimostrato in passato, non basta una rotonda per affrontare le criticità.

Si dovrebbe anche smetterla di rivendere le prescrizioni urbanistiche come fossero gentile concessione dei proponenti. La tanto sbandierata fascia verde lungo viale Unità d’Italia era in realtà già prevista dal PAQE fin dal 2006. Per quanto riguarda la possibilità di saturare gli spazi, la Regione nel PAQE aveva stabilito un indice massimo del 75% che non rappresenta un obbligo, ma solo un limite da non superare.

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