A FERRAGOSTO PUO’ MANCARE IL TRAFORO DELLE TORRICELLE?

E’ da sempre, a Verona, un tema caro nel periodo di ferragosto. Il sindaco di turno di Verona annuncia che sta lavorando ad un’ipotesi di traforo delle Torricelle. Un’ipotesi, si badi bene, che è sempre diversa da quelle dei sindaci precedenti.

Poteva sfuggire il sindaco Sboarina a tutto questo. No, naturalmente ed ecco che adesso secondo il sindaco a realizzare il Traforo delle Torricelle sarebbero interessate non una, ma ben due società autostrade (A4 e A22) pronte a realizzarlo non si sa bene se cortissimo, corto, medio, medio lungo, lungo o lunghissimo.

I costi non sono quantificati se non a grandi linee, l’ipotesi di tracciato è solo accennata, i costi del pedaggio minimi, il ruolo delle società autostradali non ben definito, l’utilità dell’opera ancora meno, la bancabilità del progetto non è pervenuta.

Naturalmente le due società autostradali attualmente o in proroga o in attesa di rinnovo della concessione sono disponibili nei confronti degli enti locali e della politica a tutto pur di avere un rinnovo della loro concessione.

Che a Verona ci sia un problema di mobilità è evidente che possa essere risolto con le ricette del passato meno. In tutte le città europee la battaglia del traffico si è vinta spostando il traffico privato verso il trasporto pubblico. In questo modo non solo si sono rese meno caotiche le città, ma si è migliorata la vivibilità dei quartieri riducendo i livelli di inquinamento.

Verona, poi è una città che manca di qualsiasi pianificazione della mobilità. Gli ultimi piani sono fermi alla fine degli anni novanta del scorso secolo. Sono passati più di vent’anni e solo da pochi mesi la direzione Mobilità e Traffico del Comune di Verona ha indetto una “procedura aperta ad evidenza pubblica” per individuare il soggetto cui affidare, per il corrispettivo di 125 mila euro, l’incarico di redarre il Pums (Piano Urbano della mobilità), verificare il Pgt (Piano del Traffico) e la relativa Valutazione ambientale strategica (Vas).

In un paese normale prima si fanno i piani del traffico e poi si decidono le opere. A Verona, invece, da sempre si fa esattamente il contrario e i risultati … sono sotto gli occhi di tutti.

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