FILOBUS: SERVE INFORMAZIONE PER EVITARE UN VIETNAM DI PROTESTE

Hanno le loro ragioni i cittadini di via San Paolo che protestano per l’invasività del mezzo. Ma avranno le loro ragioni anche i cittadini di via IV Novembre quando sarà chiaro che la strada verrà messa a senso unico e pure i residenti di Borgo Trento quando le corsie di via Mameli verranno ridotte da 4 a 2. Dunque: o l’amministrazione si fa carico della carenza di informazione dei cittadini, oppure la realizzazione del filobus sarà costellata da fuochi di protesta su tutti i punti critici del percorso, che ci sono e sono tanti.
Questo passaggio ci farà capire quanto l’amministrazione creda in questo progetto: è ovvio infatti che il semaforo in via San Paolo rallenterebbe il filobus mentre la galleria pedonale assicurerebbe i tempi di percorrenza previsti. Non basta più dire che i lavori stanno partendo, occorre spiegare ai cittadini se e quanto il nuovo mezzo sarà vantaggioso e se i sacrifici richiesti verranno ripagati oppure no. Dunque l’amministrazione deve dotarsi finalmente di un piano del traffico serio che garantista velocità di percorrenza certe, altrimenti oltre al danno per i cittadini avremo anche la beffa di un mezzo nuovo costosissimo e perfettamente inutile in quanto equivalente per velocità e capacità ad un normale autobus doppio.

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