TOSI SI CURI LA BERTUCCHITE ACUTA, E SMETTA DI PRENDERE IN GIRO I VERONESI

Capisco il momento difficile che Tosi sta attraversando: i fedelissimi che lo piantano in asso passando a Sboarina, il suo peso politico ridotto ai minimi termini; la pietosa ricerca di sponde politiche ovunque. L’ossessione nei miei confronti sta tuttavia assumendo livelli patologici. Nei cinque anni precedenti mi additava come la causa dei suoi fallimenti e ora sarei addirittura in grado di rendere succube l’intera maggioranza di centrodestra manovrandola a bacchetta. Siamo al delirio più assoluto, tra me e la giunta Sboarina c’è una lontananza abissale su tutto, se a distanza di un solo anno dalla sua deposizione da Sindaco tutti i progetti sbilechi sono finiti nel cestino, Tosi deve prendersela solo con se stesso.
Se avesse avuto a cuore Ikea, l’ex sindaco avrebbe dovuto approfittare del suo stato di grazia degli anni buoni per chiedere alla Regione la variante al Paque e la modifica della legge regionale sul commercio laddove vieta di realizzare nuovi centri commerciali su aree che non siano degradate. Ma non l’ha fatto perché l’Ikea serviva solo per far campagna elettorale. I mille posti di lavoro sono la più grande panzana che sia stata concepita, visto che in concreto non è stato fatto nulla per realizzarli, in ogni caso tra poco conteremo quanti contratti a tempo indeterminato ha fatto Adigeo… E’ dunque incredibile sentire, da destra e da sinistra, sparare sentenza da gente che non ha neanche provato a spiegare come si sarebbero dovuti gestire i quattro milioni e mezzo di veicoli annui attesi.

Condividi