PENDOLARI A4 VESSATI: COMUNE IMPOTENTE E SPECULATORE

Con il 4,5% delle quote il Comune di Verona può fare ben poco per gli automobilisti vessati dalla Società autostradale Serenissima con la soppressione delle ultime residue forme di agevolazione tariffaria per pendolari.
E’ il triste epilogo di una decennale e vergognosa fase di malagestione che prima ha portato a prosciugare le casse degli enti pubblici chiamati a ripianare le perdite accumulate dalle stravaganti iniziative paraimprenditoriali dei board pubblici, terminata di recente con la cessione della maggioranza delle quote dell’autostrada al gruppo privato spagnolo Abertis ormai arrivato vicino a detenere il 90%.
Ora il Comune di Verona, uno degli ultimi enti pubblici rimasti (Milano, Bergamo, Brescia, Vicenza, Venezia, la stessa Provincia di Verona se ne sono già andati) assiste da spettatore allo spennamento dei poveri utenti e ai giochi tra fondi privati (la prevista acquisizione da parte dei Benetton). Una posizione più da speculatore che da portatore di interesse pubblico come rileva anche l’analisi degli uffici comunali allegata alla delibera consiliare numero 53 del 27 settembre 2017 per la Revisione delle Partecipazioni Comunali. Nel documento si chiarisce che lì dentro non c’è più alcun interesse pubblico da perseguire essendo tutti i soci pubblici usciti, e che le autostrade non sono certo necessarie alle finalità istituzionali del Comune.
Invitiamo pertanto la giunta a dare seguito a tali considerazioni mettendo in vendita il suo 4,5% e vincolando i proventi ad interventi per il miglioramento della viabilità cittadina e per l’implementazione della dotazione di verde pubblico in particolare a Verona Sud.

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