ARSENALE: LA GUERRIGLIA LEGALE DEI PRIVATI STA BLOCCANDO IL RECUPERO DEL BENE

Continua la strategia di Italiana Costruzioni per impedire all’amministrazione di effettuare gli interventi necessari a salvare l’ex Arsenale austriaco. Tra la fine di marzo e i primi di aprile l’azienda infatti ha impugnato davanti al Tar la delibera di giunta numero 446 del 27 dicembre 2017 che inseriva nel programma dei lavori pubblici 2018-2020 i 9 milioni di euro smobilitati dal project financing finalizzandoli al primo lotto di interventi di restauro conservativo. Ha impugnato inoltre la delibera 341 dell’ottobre 2017 con la quale l’amministrazione chiedeva il sostegno tecnico del Politecnico di Milano.

Evidentemente non è bastata la batosta presa in occasione dei ricorsi inflitti ai danni dei singoli consiglieri comunali che avevano votato la revoca del project financing. Italiana Costruzioni resta affezionata al vecchio schema dell’ex Sindaco Tosi di lasciare marcire il complesso per poi ricevere le autorizzazioni per un recupero invasivo, non condiviso e che non tiene conto dei bisogni dei cittadini.

L’amministrazione si è già costituita in giudizio ma occorre una reazione forte a questa continua guerriglia legale da parte dei privati che sta bloccando il processo di recupero dell’Arsenale. Occorre affermare la piena legittimità, da parte del Comune, a decidere sul futuro di un bene pubblico di proprietà pubblica. Occorre inoltre riprendere il processo di confronto e condivisione con la città sul futuro dell’Arsenale attualmente in stand-by. Finita la fase delle consultazioni occorre condividere anche quella delle decisioni, e il calcio di inizio spetta alla giunta.

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