BILANCIO: TANTO FUMO, POCA CICCIA E MOLTE SCORIE

La maratona sul bilancio comunale che avrà inizio stasera metterà in luce che nella proposta dell’amministrazione c’è tanto fumo, poco arrosto e molte scorie pericolose.

Gli apparentemente lussuriosi 537 milioni di euro di “disponibilità finanziaria” che potrebbero far pensare ad un Comune rigoglioso di iniziative sono chiaramente viziati dalla permanenza in bilancio del famigerato Traforo delle Torricelle, tanto è vero che nel 2019 verrà definitivamente espunto facendo sgonfiare tale disponibilità ad appena 56 milioni.

Ma non è solo questo: in bilancio ci sono pure 81 milioni di opere “a scomputo” (in breve: opere pubbliche di sostenibilità pianificate all’infuori del Piano degli Interventi, ad esempio nei Piruea) molte delle quali sono soltanto una montagna di carta straccia perché mai convenzionate oppure perché scaduta la relativa scheda norma. Un esempio su tutti è rappresentato dal progetto di riqualificazione dell’ex magazzino ferroviario al Porto San Pancrazio. Pertanto presenterò un emendamento di stralcio di tutto ciò che risulta scaduto e al di fuori dai termini previsti dal regolamento edilizio comunale.

Gridano vendetta invece i 6 milioni provenienti dagli oneri di urbanizzazione (su un totale di 7 milioni incassati) che finiranno per finanziare la spesa corrente. Formalmente è tutto nella norma in quanto si rispetta il dettato della legge (purtroppo frutto amaro degli ultimi governi) che permette di assegnare una parte delle entrate in conto capitale a particolari capitoli di spesa, ad esempio la manutenzione del verde, degli impianti sportivi e delle scuole. Non sfuggirà a nessuno, tuttavia, che tali destinazioni non sono aggiuntive di quanto già previsto in bilancio ma sostitutive, vale così a dire che i soldi che già erano destinati a questa voce andranno a pagare la benzina delle auto blu e gli straordinari dei dirigenti comunali. Nient’altro che il gioco delle tre carte.

Politicamente questo significa perseverare nella volontà di far cassa col territorio a scapito della vivibilità dei quartieri e della mobilità cittadina, altro che svolta ecologica! Altro che gestione accorta del bilancio!

Si aggiunga il fatto che si continua ad usare Agsm come il bancomat della città e si capiranno i 781 emendamenti (di cui 270 firmati dal sottoscritto) che l’amministrazione si troverà a dover gestire.

Tra le mie richieste il raddoppio del contributo comunale a Fondazione Arena, a cui dopo tante chiacchiere in merito al rilancio vengono destinati i soliti 300 mila euro. Chiederò inoltre impegni tangibili sulla valorizzazione dei beni e delle attività culturali, sul disagio giovanile e la povertà, sull’inquinamento atmosferico, sull’attività di vigilanza sulle cave, sul trasporto pubblico, nonché misure in favore degli anziani.

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