BANDO TPL: SPIEGAZIONI CHE NON ARRIVERANNO MAI

Al di là delle polemiche e degli attacchi personali, quelli che verranno illustrati oggi in commissione consiliare da parte del consigliere delegato Matteo Pressi, del Presidente Antonio Pastorello e del dirigente Paolo Dominioni, non sono semplici “indirizzi” su una rete di trasporto pubblico consolidata. Al contrario, il filobus è destinato a rivoluzionare l’intera rete del trasporto pubblico urbano e, nelle sue connessioni con la prima, anche quella del trasporto pubblico extraurbano.

Detto molto esplicitamente, gli indirizzi in oggetto contengono i tagli alla linee bus “tradizionali” necessari a “far posto” al filobus di cui tuttavia non conosciamo la reale competitività e nemmeno gli esatti costi.

Da alcuni calcoli eseguiti sul dimensionamento eseguito dalla Provincia risulta che le risorse previste per il filobus non sarebbero nemmeno sufficienti a coprirne i costi di gestione.

Non si ha la più pallida idea di come gestire le rotture di carico tra linee urbane ed extraurbane né di come gestire il biglietto unico. Non si ha la più pallida idea se il filobus sarà in grado di rispondere alla domanda nelle ore di punta. Per restare in città, non è chiaro se i quartieri più periferici potranno continuare a fruire di collegamenti diretti con il centro e con i principali attrattori di traffico.

Insomma, dalla lettura del documento di indirizzo emergono una serie di dubbi a cui, temo, nemmeno gli artefici dello studio preliminare riusciranno a dare delle risposte perché mancano le basi programmatiche per formulare un piano completo e organico. Intanto, su questi presupposti vaghi e contraddittori, è già stato pubblicato il bando per l’affidamento del servizio. Il rischio è di mandare il trasporto pubblico all’ammasso.

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