Arsenale: dilettanti allo sbaraglio mettono il Comune a rischio di ricorsi

La commissione sull’Arsenale di ieri ha palesato tutti i limiti e l’impreparazione della giunta e della maggioranza: il problema della riqualificazione dell’Arsenale non è se i privati debbano o meno avere un ruolo nella progettazione. L’apporto di capitali privati in un intervento o una attività pubblica è auspicato e caldeggiato da tutti, all’Arsenale come nella Fondazione Arena, tanto per fare un altro esempio.
Il punto sull’Arsenale è che il Consiglio ha appena revocato un project financing suscitando, anche comprensibilmente, le ire dell’azienda in gioco, e ora l’assessore viene e dirci che vorrebbe farne un altro. Robe da matti, che mettono in mano di Italiana Costruzioni armi per i già annunciati ricorsi.
Per quanto è emerso ieri, per la giunta il problema sembra essere quello di riequilibrare la quota di partecipazione pubblica portandola dal 70/30 a carico dei privati del precedente project al 50/50 di cui parlava l’assessore Segala in Commissione e non, come era stato detto in campagna elettorale, garantire l’Arsenale come “Bene Comune pubblico”.

Troppa la confusione nella maggioranza, anche sulla proposta di commissione temporanea sull’Arsenale, prima con l’assessore Segala che ha proposto di non costituirla e di utilizzare la IV Commissione Consiliare già gravata da tanti progetti urbanistici, ambientali e di infrastrutture  e che poi visto il malessere crescente all’interno della commissione si è salvata in corner rimandando la decisione alla prossima riunione dei capigruppo.

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