Via provinciale boccia l’aumento di volumetrie alla Passalacqua

Ricalcando sostanzialmente il parere degli uffici comunali che esprimevano dubbi in merito alla tutela del patrimonio Unesco, all’aumento di traffico e dunque di inquinamento nella zona, e in merito aleatorietà del cronoprogramma proposto, anche la commissione provinciale Via, con determina del 18 settembre 2017, ha bocciato la richiesta di Variante per aumentare i volumi di costruito nei lotti della Passalacqua destinati alle case da mettere sul mercato. Va ricordato che a questa variante era collegata un’altra richiesta per prolungare di altri 10 anni la validità della Via.

Si tratta dell’ennesimo intoppo su una vicenda gestita con i piedi dal duo Tosi-Giacino che avevano mandato avanti la riqualificazione senza alcuna tutela per le opere pubbliche coinvolte. Con buona pace del “tutto risolto” annunciato pochi giorni prima del ballottaggio del giugno scorso dalla senatrice Bisinella e dall’ex assessore Caleffi, le modalità per realizzare il campus universitario e per ricavare spazi per il quartiere di Veronetta sono ancora tutte da definire. Eppure secondo gli annunci l’intervento avrebbe dovuto essere completato entro il 2015…

Come per l’Arsenale, il Traforo, il filobus e tutte le altre opere avviate dall’amministrazione Tosi, anche per la Passalacqua occorrerà definire una strategia di uscita dalle sabbie mobili.

In particolare i tecnici della Provincia contestano:

1) che “La documentazione presentata e integrata non permette di verificare che, sulla base della volumetria aggiuntiva richiesta ai sensi del Piano Casa, le altezze degli edifici nei diversi comparti non superino le altezze massime ed i numeri di piani già imposti in sede di approvazione della Variante al P.U.A”, richiamando esplicitamente anche la preoccupazione degli uffici comunali sulla possibilità che l’eccessiva altezza edifici possa rovinare il profilo paesaggistico delle mura storiche.

2) in secondo luogo: “risulta necessario verificare le analisi ambientali sulla base delle indicazioni attuative contenute nelle convenzioni stipulate, che contengono una più precisa definizione delle tempistiche relative alla progettazione e alla realizzazione delle opere pubbliche da parte del Soggetto Attuatore, assicurando il collegamento funzionale tra la realizzazione degli interventi di edilizia privata e la realizzazione delle pertinenti opere pubbliche”.

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