Traforo, la verità dei fatti sull’ultima proposta

16/01/2017Come volevasi dimostrare, l’affermazione del Sindaco sulla presunta bancabilità della nuova proposta di Technital di Traforo delle Torricelle era quanto meno avventata.

ADVISOR. Dalla nuova documentazione finalmente rilasciata dal Comune, emerge che Technital ha consultato un advisor, Equita Sim Spa, il quale “pur non avendo effettuato una due diligence approfondita sulle ipotesi industriali del progetto” sulla base di una “analisi preliminare” conclude semplicemente che “i parametri e gli indicatori espressi” sarebbero “in linea con le prassi di mercato” senza impegnarsi in alcun modo per un finanziamento. Pertanto l’advisor invita a presentare il progetto a valutazione di bancabilità “tenuto conto dell’importo dell’investimento, della struttura finanziaria, dell’apporto di mezzi propri previsto, dell’apporto di un contributo economico a fondo perduto da parte Società autostrada Brescia-Padova”.
Peccato che, come ben sappiamo, il contributo autostradale non ci sia, e anche ci fosse non potrebbe mai essere utilizzato per l’infrastruttura principale.
La stessa Technital, nella medesima lettera, ammette che la nuova A4 non è assolutamente interessata ad entrare nella partita: “Il loro interesse imprenditoriale è principalmente connesso alla sola gestione delle infrastrutture, non alla loro realizzazione”. E non necessariamente la gestione di questa infrastruttura, aggiungiamo noi.

BANCA. Dal canto suo, il Banco Popolare si dice “disponibile a valutare nuovamente l’eventuale finanziabilità del progetto alla luce di documentazione aggiuntiva che ci vorrete fornire relativa alla riduzione dei costi e agli aggiornamenti su viabilità e traffico”, ma mette ben in chiaro che “la presente lettera costituisce una manifestazione di interesse non vincolante”.
Queste precisazioni chiariscono come anche gli ultimi annunci del Sindaco fossero aria fritta. Di più, denotano la chiara volontà di continuare a temporeggiare ogni oltre ragionevole attesa, procrastinando all’infinito la doverosa escussione della fidejussione. Tale comportamento sarà dunque oggetto di una nuova segnalazione alla Corte dei Conti che provvederò personalmente ad inoltrare.

OPERE. Per quanti continuano a chiedersi quali opere verranno tagliate, dalla documentazione acquisita si nota che sugli 86 milioni di risparmi proposti, ben 12,8 milioni deriverebbero proprio dall’azzeramento delle “opere connesse al contributo pubblico” previste ad Est, ovvero la “messa in sicurezza di Via Valpantena” e la “rampa di immissione direzione Ovest da Via Valpantena”; altri 12,5 milioni verrebbero dalla cancellazione della bretella per la Valpolicella fino alla SP4; 11,6 milioni dall’eliminazione dell’impianto di trattamento fumi all’uscita della galleria; vengono inoltre eliminati tutti gli autoparchi e le aree di servizio previste, con le relative infrastrutture di accesso. Ma se prima queste opere erano decisive per la sostenibilità sociale, ambientale e finanziaria, adesso come la mettiamo?
Corre il dovere di ricordare che alcune opere (compresi i filtri) facevano parte del primo bando del 2007 e che la loro esclusione renderebbe imprescindibile rifare la gara dal principio. Inoltre i filtri erano risultati decisivi nella valutazione dell’Istituto Superiore di Sanità a cui Tosi era ricorso per bloccare il referendum del comitato dei cittadini. Non da ultimo: nel primo bando l’eventuale finanziamento pubblico dell’A4 era espressamente destinato alle esigenze dell’Amministrazione. Il fatto che ora si vogliano tagliare le opere da finanziare con quelle risorse per mettere i soldi così risparmiati sull’infrastruttura principale rende illegittimo il tentativo di ripresentare il progetto in seconda gara.

Michele Bertucco, consigliere comunale

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