Filobus: amministrazione prigioniera della propria inefficienza

La convocazione della conferenza dei servizi per il completamento del sottopasso di Città di Nimes ci dimostra che, lungi da essere ormai arrivato alla fase operativa, il progetto del filobus è ancora in alto mare a causa della inconcludenza di questa amministrazione che non ha ancora sciolto i nodi viabilistici essenziali.

Il sottopasso è parte essenziale del progetto e richiede a monte una pianificazione viabilistica che, come denunciano ormai anche da esponenti interni all’amministrazione, è ancora al di là da venire. Manca il piano del traffico urbano, il piano della mobilità e quello della mobilità sostenibile. A sette anni di distanza dall’annuncio di avvio dei cantieri manca anche il progetto definitivo.

Altri nodi viabilistici, da Via San Paolo a Via Rosa Morando a Via Mameli, rimangono in attesa di essere affrontati. A questo passo di lumaca a breve anche i pochi lavori preliminari avviati tra Borgo Roma e lo Stadio (sostanzialmente lo scavo delle buche per i plinti) saranno costretti a fermarsi perché nessuno, al momento, è a conoscenza di come l’amministrazione intenda far passar il nuovo mezzo.

Non è questione di lana caprina: dalle scelte viabilistiche effettuate dipenderà l’efficienza del mezzo stesso. E’ chiaro che un filobus su gomma buttato in mezzo al traffico automobilistico sarà (in)efficiente tanto quanto un autobus ordinario, ma ci costerà il doppio in termini di acquisto e manutenzione. Soldi dei cittadini buttati al vento.

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