Ikea, passo in avanti dal sapore elettoralistico

Traforo Bertucco Verona

Nella documentazione resa disponibile dall’amministrazione comunale non c’è al momento alcuna traccia del citato accordo di programma tra Comune e Consorzio Zai sulla Marangona, eccetto una lettera d’intenti in cui si dichiara di interesse strategico l’area (ma questo lo sapevamo già da 30 anni…) con l’avvertimento che la formalizzazione dell’accordo comporterà variante urbanistica (noto anche questo, lo prevede la legge).

L’unica informazione davvero utile per valutare il reale avanzamento della “pratica Ikea” viene dunque omessa: a che punto è la Variante Urbanistica al Paque, di competenza regionale, che dovrebbe dare il via libera all’arrivo del colosso svedese del mobile low cost?

Il tanto strombazzato “passo in avanti” ha dunque un sapore tutto elettoralistico. Faccio notare che si era arrivati allo stesso punto anche quanto venne annunciato l’arrivo di Ikea sull’Area Biasi, salvo poi cambiare completamente le carte in tavola.

Questo modo di procedere fa riflettere anche sotto un altro punto di vista: ci hanno detto che divideranno la Marangona di 5 grandi aree, una delle quali andrà ad Ikea. Ma le altre? Nebbia fitta. Che senso ha mantenere tutte le poltrone del Consorzio Zai se non si riesce a programmare lo sviluppo dell’area? E visto che ci siamo: è opportuno che l’attuale presidente, rinviato a giudizio, continui a rappresentare l’ente?

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