Extra Lirica: il Comune si adegua ma il conflitto rimane

Arena di Verona

Con una recente delibera del 16 febbraio 2017 la giunta comunale ha completamente ridefinito i rapporti con Fondazione Arena in merito all’utilizzo dell’anfiteatro Arena, recependo la volontà dell’ex ente lirico (a cui l’anfiteatro è destinato per legge a titolo gratuito) di non occuparsi più della programmazione e dell’organizzazione degli eventi extra lirica. Pertanto a Fondazione Arena (o alla sua controllata Arena Extra) toccheranno i soliti indennizzi per gli allestimenti e i disallestimenti effettuati in occasione dei concerti pop, già normati dalla delibera 443 del 2012, più una quota prestabilita sugli incassi degli eventi extralirica fino ad un tetto massimo di 1,1 milioni di euro a stagione. Oltre tale tetto i proventi verranno incassati direttamente dal Comune.

Lungi dal chiarire la situazione, questa sistemazione, pur provvisoria in quanto in attesa della nuova convenzione tra Comune e Fondazione, acuisce ancora di più il potenziale conflitto tra le due realtà. È ovvio infatti che il Comune rimane incentivato a massimizzare il numero dei concerti pop con conseguente compressione dell’attività lirica. Avendo stabilito, già l’anno scorso, di far sborsare agli organizzatori degli eventi pop, oltre al consueto affitto dell’anfiteatro, anche il 9% sugli incassi superiori a 40 mila euro a serata, il piatto dell’extra lirica è diventato forse più ricco che in passato (a breve presenterò un’interrogazione per accertarlo).

Inoltre resta nel limbo la situazione di Arena Extra e di alcune attività o progettualità ad essa riferite, come ad esempio la gestione del bar dell’anfiteatro e il progetto della Carta dell’Arena di Verona che tra le altre cose prevedeva la valorizzazione del marchio dell’anfiteatro nel mondo (scollegandolo però dall’eccellenza lirica).

E’ chiara la volontà di Fondazione Arena di non avvalersi più dei servizi di questa sua società strumentale, per il semplice fatto che negli anni Arena Extra non ha mai dato utili significativi e non ha mai avuto bilanci trasparenti. Nel frattempo Arena Extra ha perfino cambiato sede rifugiandosi al quinto piano di Palazzo Barbieri. Che cosa si aspetta a liquidarla e mettere in campo un forte piano di rilancio della lirica?

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