Quanto la politica veronese tiene al titolo UNESCO?

Traforo Bertucco Verona

A giudicare da come la Consigliera Delegata alla Cultura (ma l’Assessore titolare era forse malato???) ha risposto ai rilievi mossi dal comitato Unesco riunito ieri a Verona, si direbbe che la politica veronese, rappresentata in questo caso dall’amministrazione in carica, tiene molto poco al titolo di patrimonio dell’umanità.

Nessuna delle minacce citate dal Comitato Unesco (i palazzoni alla Passalacqua, i parcheggi nei valli, l’Hotel Lux, le torri “missilistiche” dei centri commerciali a Verona Sud, la cementificazione dei parchi dell’Adige Nord e Sud) è stata scongiurata grazie al senso della misura di questa amministrazione, la quale, come ha ampiamente dimostrato fino a qui, non si ferma davanti a niente e a nessuno (vedere per credere le vicende Traforo, Passalacqua, Arsenale). Se nessuno di questi scempi è andato finora a segno dobbiamo ringraziare soltanto la tenacia dei cittadini e delle forze di opposizione che non hanno mai abbandonato l’idea di una città diversa dalla cementificazione proposta in questi anni.Mura

In secondo luogo dobbiamo ringraziare l’incapacità stessa dell’amministrazione che chiude due mandati tra i meno produttivi della storia della città.

E’ dunque ora di voltare pagina anche rispetto a questi nostri osservatori esterni, tornando a valorizzare ciò che ha conquistato alla città il titolo di Patrimonio dell’Umanità: le mura. Da anni non si sente più parlare di progettualità sulle mura. Il che non significa spendere soldi per mantenere in piedi “quattro sassi”, al contrario, significa investire (anche in collaborazione con i privati,quando questi condividono l’interesse pubblico preminente) per promuovere la valorizzazione e la conoscenza del sistema di fortificazione che rende la nostra città unica al mondo, richiamando cultura, turismo e benessere nell’ottica di uno sviluppo più sostenibile.

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