Arsenale: colpo di coda di un Sindaco pasticcione allergico alla democrazia

Arsenale di Verona

Il comportamento del Sindaco di queste settimane mi ricorda quello di un suo ex compagno di giunta in Regione che si portava via i sanitari da casa prima dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario. Casi diversi, per carità, ma “classe” e “stile” perfettamente sovrapponibili.

Sull’Arsenale Tosi cerca di portarsi via un project financing indigeribile accorpando in modo anomalo le osservazioni dei cittadini, comprimendo con ciò al limite della legalità la libertà e il diritto dei cittadini di partecipare alle scelte amministrative, ed esponendo l’intero Comune a ricorsi che avranno buone probabilità di riuscita.

Ma lo stesso è accaduto con la questione delle quote Atv, dove, per portarsi a casa la riconferma dei suoi fedelissimi, il Sindaco ha fatto strame di rapporti con la stessa controllata Amt alla quale ha dato con un giorno d’anticipo un atto di indirizzo di due righe scritto su carta da formaggio.

Sulla Passalacqua, la recente decisione di ricorrere al Tar contro i vincoli archeologici e di interesse culturale posti dal Ministero sembra rispondere più alle esigenze dei privati che all’interesse pubblico generale.

Citiamo pure anche il Traforo, che viene tenuto in vita artificialmente con l’ennesimo escamotage.

Ma come? Nel 2012 e prima ancora nel 2007, lui e il suo vice Giacino ci avevano assicurato che Arsenale, Passalacqua, Traforo sarebbero stati risolti “in pochi mesi” ma, a 10 anni di distanza, e a poche settimane dal voto, ritroviamo Tosi a pasticciare su tutto nel disperato tentativo di mostrare di aver fatto qualcosa?

E’ chiaro che utilizzeremo tutti i mezzi legali per contrastare questo comportamento e permettere ai cittadini che hanno speso tempo e competenze, di vedere discusse le loro osservazioni al progetto Arsenale.

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